La difesa civica italiana rafforza il proprio dialogo internazionale con Andorra, grazie ai rapporti sempre più frequenti e significativi con Xavier Cañada Bonaetxea, Raonador del Ciutadà di Andorra.
Dopo gli incontri e i momenti di confronto svoltisi in Roma, Cassino e Alghero, l’Italia ha avuto una nuova occasione di collaborazione con Andorra in El Salvador, durante i lavori internazionali che hanno visto riuniti difensori civici provenienti da ogni parte del mondo.
Questo legame testimonia come la cooperazione e lo scambio di esperienze possano rafforzare la missione della difesa civica, anche partendo da contesti diversi per dimensione geografica e istituzionale. Andorra, pur essendo un piccolo Stato, rappresenta un punto di riferimento importante per la qualità del lavoro svolto e per la capacità di costruire buone pratiche condivise.
Marino Fardelli, Presidente dei Difensori civici italiani e Difensore civico della Regione Lazio:
«Il rapporto con Andorra e con il Raonador del Ciutadà è per noi un esempio concreto di come la difesa civica sappia migliorarsi attraverso il confronto e la cooperazione. Non conta la grandezza dello Stato, ma la forza della voce che riesce a dare ai cittadini. Xavier Cañada Bonaetxea ha dimostrato di essere un punto di riferimento, e l’Italia guarda con attenzione al lavoro proficuo che porta avanti».
Guido Giusti, Vicepresidente dei Difensori civici italiani e Difensore civico della Regione Emilia-Romagna:
«Le nostre riflessioni comuni non restano teoriche: diventano strumenti operativi e pratiche concrete che arricchiscono entrambi i sistemi. Questo legame con Andorra ci ricorda che la difesa civica vive della capacità di costruire sinergie e di alimentare un dialogo costante con colleghi e istituzioni di altri Paesi».
Marco Enrico, Difensore civico della Regione Sardegna:
«Il confronto con Andorra è prezioso perché ci permette di guardare con occhi diversi alle nostre sfide quotidiane. Scambiare esperienze, idee e metodologie ci aiuta a rendere più incisiva la nostra azione. È così che la difesa civica, pur con radici locali, si proietta in una dimensione globale».
L’incontro con Andorra in El Salvador segna un ulteriore passo nella costruzione di una rete internazionale capace di valorizzare le differenze e trasformarle in opportunità di crescita. L’Italia continuerà a coltivare questo rapporto, consapevole che la cooperazione con realtà come Andorra arricchisce non solo i difensori civici, ma soprattutto i cittadini che rappresentano la ragione del nostro impegno.