Lunedì 24 novembre si è svolto con grande partecipazione, nella Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio, il convegno “Il Difensore civico come Garante del Diritto alla Salute: quali scenari possibili”, promosso dal Difensore civico della Regione Lazio Marino Fardelli, anche Presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici italiani.
L’incontro ha rappresentato un momento di confronto ad ampio raggio tra istituzioni, rappresentanti del sistema sanitario, ordini professionali, associazioni dei pazienti e studenti, con l’obiettivo di mettere al centro il diritto alla salute e la necessità di rendere pienamente esigibili i diritti dei cittadini.
Nel suo videomessaggio, il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Antonello Aurigemma ha sottolineato come il tema della sanità sia «molto sentito» e come il convegno rappresenti un’occasione importante per confrontarsi con istituzioni, ordini professionali e associazioni dei pazienti.
Aurigemma ha evidenziato che «il lavoro svolto è stato fatto in sinergia tra maggioranza e opposizione, poiché la tutela della salute è un obiettivo comune», augurandosi che «la giornata porti frutti positivi da utilizzare nel dibattito consiliare».
Egidio Schiavetti, responsabile della Segreteria tecnica del Presidente del Consiglio regionale, ha ricordato che l’articolo 32 della Costituzione tutela il diritto fondamentale alla salute e che le Regioni svolgono un ruolo centrale nella sua attuazione.
Nel suo intervento ha rimarcato l’importanza della mediazione del Difensore civico nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, ricordando la complessità del sistema sanitario regionale e la necessità di gestire con attenzione la comunicazione in ambito sanitario, oggi resa più delicata dalla diffusione di informazioni non qualificate sui social.
«Il Difensore civico – ha affermato – può diventare nel Lazio garante della salute dei cittadini. Sarebbe una figura utile a tutti, anche a chi gestisce il servizio sanitario».
Il Vicepresidente della Commissione Sanità Rodolfo Lena ha ricordato che nel Lazio «circa 700mila cittadini non riescono a curarsi» per ragioni economiche, per le liste d’attesa e per difficoltà di accesso ai servizi.
«Il Difensore civico – ha aggiunto – è un tramite importante tra il bisogno dei cittadini e la capacità del sistema di dare risposte».
Lena ha inoltre sottolineato il valore del coinvolgimento dei giovani: «Non sono solo il futuro, sono il presente. Far comprendere loro le difficoltà dell’accesso alle cure significa costruire maggiore consapevolezza civica».
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il consigliere regionale Daniele Maura, che ha illustrato la proposta di legge per rinnovare la figura del Difensore civico.
La riforma prevede sedi decentrate, strumenti più efficaci per contrastare le discriminazioni, poteri più chiari e – soprattutto – l’attribuzione delle funzioni di Garante del diritto alla salute previste dalla legge 24/2017.
«È un passo importante – ha dichiarato – per rendere la Regione più trasparente e più attenta alle persone».
La consigliera regionale Edy Palazzi ha definito l’incontro «una mattinata ricca di spunti, confronto e visioni concrete su come tutelare in modo sempre più efficace i diritti dei cittadini, soprattutto in ambito sanitario».
Nel suo intervento, il Difensore civico Marino Fardelli ha ricordato che «dal 2017 il Parlamento ha stabilito che il Difensore civico possa essere anche garante del diritto alla salute, ma il Lazio non ha ancora dato piena attuazione a questa funzione».
«Ogni giorno – ha sottolineato – ricevo istanze di cittadini che chiedono dignità e rispetto. Il Difensore civico deve essere quel ponte che accorcia le distanze tra le persone e le istituzioni».
Fardelli ha poi richiamato l’importanza del progetto “Il Difensore civico tra i banchi di scuola”, che coinvolge studenti e giovani cittadini: «Non solo raccontiamo loro chi siamo, ma costruiremo insieme una cultura civica basata sulla partecipazione e sulla consapevolezza dei diritti».
La giornata ha evidenziato la volontà condivisa di rafforzare il ruolo del Difensore civico come garante del diritto alla salute, promuovendo strumenti nuovi, maggiore collaborazione tra istituzioni e una più ampia partecipazione dei cittadini.
Il percorso avviato oggi rappresenta un importante tassello verso una Regione Lazio più vicina ai bisogni delle persone e più capace di tutelarne i diritti fondamentali, a partire da quello alla salute.
