Prosegue il ciclo di interviste “Voci in ascolto”, con cui il Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici intende far conoscere da vicino le esperienze, i valori e le sfide quotidiane dei Difensori Civici attivi nelle Regioni e Province Autonome italiane.
Oggi presentiamo Adele Squillaci, Difensore Civico della Regione Autonoma Valle d’Aosta, in carica dal 1° febbraio 2022.

Attraverso le sue parole scopriamo un’attività fatta di ascolto, relazione, mediazione, ma anche di impegno quotidiano per far conoscere un ruolo ancora poco compreso e valorizzato nella sua funzione di garanzia.

Come descriveresti il ruolo che stai svolgendo, con parole semplici?
Un ponte tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni del territorio valdostano per migliorare la comunicazione e risolvere le questioni sottoposte.

Qual è stato il caso più emblematico o significativo che hai seguito di recente?
Quello di una persona che non ha ottenuto un contributo per affittare l’alloggio perché gli allegati alla richiesta non erano stati correttamente recepiti digitalmente.

Quali sono i diritti più frequentemente difesi nel tuo lavoro quotidiano?
Il diritto alla casa, al lavoro e a prestazioni sanitarie tempestive.

Hai mai ricevuto una richiesta talmente curiosa o insolita da lasciarti senza parole?
No.

Se il tuo lavoro fosse un film, che genere sarebbe? Drammatico, commedia, giallo…?
Giallo, poiché ciò che viene espresso dall’utente riguarda spesso solo una parte delle circostanze, le altre occorre scoprirle.

Qual è la soddisfazione più grande che hai provato in questo ruolo?
Le azioni di divulgazione del ruolo alla popolazione adulta.

C’è una parola che usi spesso con i cittadini quando parli del tuo lavoro?
La parola è consiglio, inteso come capacità di ascolto e restituzione di un punto di vista; rappresenta il fulcro di questo delicato ruolo.

Qual è, secondo te, la sfida più urgente per la difesa civica oggi?
Divulgare il ruolo e le competenze del Difensore Civico, descrivendo con attenzione i limiti e le differenze rispetto alle figure dei magistrati e degli avvocati.

Come comunicate con i cittadini e come fate conoscere il vostro ruolo?
I cittadini possono essere ricevuti ogni martedì e mercoledì, fissando un appuntamento oppure contattando l’Ufficio Difesa Civica tramite e-mail, PEC o telefonicamente.
In ogni colloquio si descrive il ruolo del Difensore Civico e si informa che sul sito del Consiglio regionale www.consiglio.vda.it esiste una sezione dedicata alle competenze e alle attività dell’Ufficio.
Ogni anno, anche attraverso le istituzioni scolastiche, l’Ateneo della Valle d’Aosta e l’Università della Terza Età, si promuovono momenti informativi.

Se potessi lanciare un messaggio ai cittadini oggi, quale sarebbe?
Se un riscontro di una pubblica amministrazione non è chiaro o è tardivo, e non si ricevono spiegazioni adeguate dai referenti, rivolgersi all’Ufficio Difesa Civica per un consiglio: è un servizio gratuito.

Cosa pensi ti resterà dentro quando terminerai questa missione da Difensore Civico?
La varietà e la ricchezza di ogni condizione umana e le risorse incredibili di ognuno nell’affrontare i momenti meno belli.
In molti casi anche i referenti delle pubbliche amministrazioni hanno dimostrato, oltre alla competenza, una grande capacità di dialogo.

Cosa ti dicono in famiglia quando sei troppo preso dal lavoro? Ti “richiamano all’ordine”?
Solitamente non intervengono, ma reputano importante, in caso di stanchezza, non trascurare la salute.

Hai un rito o un’abitudine particolare prima di affrontare un caso difficile o un incontro pubblico?
No.

Se il Difensore Civico avesse un superpotere… quale dovrebbe essere secondo te?
La pazienza.

Ti capita mai di sognare casi anche di notte? E se sì… li risolvi anche nel sonno?
Fortunatamente non sogno il lavoro di notte.

Marino Fardelli, Presidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province Autonome italiane, ha così commentato l’intervista:

“Ringrazio di cuore la collega Adele Squillaci per aver condiviso con sincerità e profondità la sua esperienza quotidiana di Difensore Civico. Le sue parole ci restituiscono con grande chiarezza il senso autentico del nostro ruolo: ascoltare, comprendere, accompagnare.
Ogni racconto che raccogliamo con il progetto ‘Voci in ascolto’ contribuisce a costruire una narrazione collettiva della Difesa Civica italiana, fatta di persone, territori e diritti da tutelare.
È attraverso queste testimonianze che possiamo rendere più visibile il nostro impegno e rafforzare il legame con i cittadini.”