Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la difesa civica della Regione Sardegna ha scelto di portare in Aula un gesto simbolico di grande forza: un “posto occupato”, il segno visibile di una donna che non può più essere presente a causa della violenza subita.
L’iniziativa, promossa dal Difensore Civico regionale Avv. Marco Enrico, è stata accolta nel corso della seduta del Consiglio regionale come esempio significativo di sensibilizzazione istituzionale.
Il “posto occupato” è infatti uno dei simboli più diffusi e riconoscibili delle campagne contro la violenza di genere: una sedia lasciata vuota, ma che rappresenta una presenza, una storia, una vita spezzata.
All’evento ha partecipato, in modalità online, anche il Presidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici Italiani, Marino Fardelli, che ha portato un contributo ai lavori sottolineando l’impegno sistemico della Difesa Civica sul tema dei diritti e della prevenzione della violenza.
«Il “posto occupato” non è un semplice simbolo, ma un atto di responsabilità istituzionale – ha commentato il Difensore Civico della Regione Sardegna l’Avv. Marco Enrico – . Ricorda a tutti noi che dietro ogni numero, ogni dato, ogni statistica ci sono volti, storie, famiglie segnate in modo irreparabile.
Abbiamo voluto portarlo nell’Aula del Consiglio regionale perché le istituzioni devono essere luogo di memoria, di consapevolezza e di azione concreta.
La difesa civica della Sardegna continuerà a promuovere percorsi di tutela, educazione e prevenzione, lavorando fianco a fianco con le scuole, le amministrazioni e le realtà del territorio, perché la violenza si combatte ogni giorno e non solo il 25 novembre.»
«Ringrazio il collega Marco Enrico – ha commentato Marino Fardelli Presidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici Italiani e Difensore Civico della Regione Lazio -, per aver portato avanti un gesto che parla alle coscienze e che rafforza il ruolo della Difesa Civica come presidio di tutela dei diritti.
La Sardegna sta dimostrando visione, progettualità e una straordinaria capacità di tradurre i valori in iniziative concrete.
Come Coordinamento nazionale, sosteniamo con convinzione tutte le azioni che contribuiscono a costruire una cultura del rispetto, della dignità e della non violenza.
Il “posto occupato” è un gesto semplice ma potente, che da mesi adottiamo anche nel Lazio durante i nostri eventi e che assume un grande valore se condiviso tra tutte le istituzioni. La Difesa Civica deve essere parte attiva del cambiamento, e oggi la Sardegna ne ha dato un esempio per tutti noi.»
