Il Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province autonome italiane sostiene con convinzione l’iniziativa Posto Occupato, un progetto che vuole sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della violenza contro le donne. L’idea nasce dall’esigenza di mantenere viva la memoria di chi ha subito soprusi, promuovendo una cultura di rispetto e di tutela dei diritti.

Marco Enrico, Difensore Civico della Regione Sardegna, proponente dell’iniziativa, spiega:
“L’idea del ‘Posto Occupato’ nasce dalla volontà di creare uno spazio simbolico, in cui ogni donna che ha perso la vita a causa della violenza possa essere ricordata. È un piccolo gesto, ma capace di trasmettere un messaggio potente: non possiamo voltare le spalle alla violenza, dobbiamo educare alla consapevolezza e alla prevenzione.”

Secondo i dati più recenti (Fonte Ministero dell’Interno), ogni anno in Italia centinaia di donne subiscono violenze fisiche o psicologiche: il ‘Posto Occupato’ vuole rappresentare simbolicamente tutte queste vite, attirando l’attenzione su un problema ancora purtroppo diffuso e spesso invisibile.

Anche il Difensore Civico della Regione Lazio e Presidente del Coordinamento Nazionale, Marino Fardelli, sottolinea l’importanza di iniziative come questa:
“Il ‘Posto Occupato’ non è solo un simbolo, ma un impegno concreto della società civile a non dimenticare le vittime e a lavorare ogni giorno per la tutela dei diritti delle donne. La difesa civica si fa anche con la memoria, con la sensibilizzazione e con l’educazione dei cittadini, specialmente dei più giovani, a riconoscere e contrastare ogni forma di violenza.”

Il progetto prevede l’installazione di sedie vuote in spazi pubblici e istituzionali, come segno di ricordo e di presenza simbolica per chi non c’è più, ma il cui messaggio deve continuare a parlare alle coscienze di tutti. Accanto a questa iniziativa, il Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici promuove incontri, seminari e percorsi educativi nelle scuole e nelle università, per sensibilizzare le nuove generazioni alla cultura dei diritti e al rispetto delle persone.

“La memoria e la consapevolezza sono strumenti fondamentali per costruire una società più giusta e sicura. Ogni gesto simbolico come il ‘Posto Occupato’ diventa un passo concreto verso il cambiamento culturale necessario per combattere la violenza di genere,” conclude Fardelli e che ringrazia per l’idea il collega Difensore Civico della Regione Sardegna l’Avv. Marco Enrico.

Il progetto Posto Occupato rappresenta quindi un esempio concreto di come la difesa civica e la società civile possano collaborare per dare voce a chi non c’è più, promuovendo al contempo educazione, prevenzione e tutela dei diritti fondamentali.

Video presentazione del progetto a cura del Difensore Civico della Regione Sardegna Avv. Marco Enrico