Due giornate intense a Pescara hanno posto al centro il ruolo della difesa civica come strumento di tutela, partecipazione e garanzia. Il Difensore Civico della Regione Abruzzo, l’Avv. Umberto Di Primio, ha guidato un duplice appuntamento dedicato ai diritti dei cittadini e alla trasparenza amministrativa, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, studenti, associazioni e operatori pubblici. Ne abbiamo parlato con lui in questa intervista.
Avv. Di Primio, due giornate di confronto e formazione a Pescara. Qual è stato il filo conduttore di questi eventi?
“Entrambi gli appuntamenti nascono da una stessa idea: riportare il cittadino al centro dell’azione amministrativa. Il primo appuntamento pescarese, nell’ambito della riunione del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici, ha visto il confronto tra noi Difensori e i Responsabili degli Uffici regionali sui temi di particolare rilievo ed attualità quali: le modifiche normative necessarie per il rafforzamento del Coordinamento Nazionale, ovvero per il riconoscimento istituzionale del Coordinamento, l’utilizzo delle infrastrutture digitali per semplificare l’accesso alla difesa civica anche ai cittadini più fragili, per condizione personale o per mancanza di idonee infrastrutture digitali, ovvero per un gap negativo di conoscenza dei mezzi e strumenti informatici. Inoltre, consapevoli della necessità di un costante dibattito anche con altre esperienza di difesa civica, abbiamo discusso della preparazione dell’evento di Bruxelles del 20 e 21 novembre 2025 organizzato dalla Mediatrice Europea e dell’incontro che lo precederà, organizzato dal Difensore Civico della Provincia di Bolzano Veronika Mayer presso la sede di rappresentanza a Bruxelles delle Provincie di Trento e Bolzano e nel corso del quale parleremo di “Difesa Civica Italiana in Europa: diritti, territori, autonomie”. Di assoluto rilievo, infine, è stato il confronto preparatorio dell’incontro che abbiamo avuto nei giorni successivi a Roma con la struttura tecnica del Garante Nazionale per la Privacy.
La seconda giornata abruzzese, è stata invece un momento di incontro e approfondimento sul tema del silenzio della pubblica amministrazione delle conseguenze per cittadini, amministrazioni ed enti e dei rimedi contro il silenzio.
Il Presidente del TAR Abruzzo – Sezione di Pescara dott. Passoni, il segretario generale del Comune di Montesilvano dott.ssa Erspamer, il Porcuratore aggiunto della Procura di Pescara dott.ssa Mantini e l’avvocato amministrativista Di Baldassarre, hanno offerto una lettura dal loro diverso punto di osservazione del silenzio della P.A. che ha arricchito non solo noi Difensori, ma l’intero qualificato parterre di professionisti, dirigenti e funzionari degli enti locali e della regione e non da ultimo dei cittadini intervenuti. Tra questi ultimi, meritano una particolare menzione gli studenti delle classi 4^ e 5^ che quest’anno, grazie all’accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale, parteciperanno agli eventi che si terranno nelle quattro città capoluogo abruzzesi e che diventeranno protagonisti assoluti negli incontri che la Difesa Civica ha organizzato nel corso dei mesi di gennaio e febbraio 2026 presso gli istituti scolastici superiori dell’Abruzzo. L’obiettivo è informare, formare, spiegare che cosa fa il Difensore Civico e perché rappresenta una garanzia per tutti, soprattutto per chi non ha voce.”
Come è stato accolto il messaggio della difesa civica da cittadini e studenti?
“Con entusiasmo e curiosità. La difesa civica pagava la poca conoscenza e la diffidenza da parte dei cittadini. Dopo un anno di lavoro anche sulla comunicazione, posso dire che i cittadini percepiscono il ruolo del Difensore Civico come quello di chi li ascolta, intervenire nei casi in cui si trovano in difficoltà nei rapporti con la pubblica amministrazione.
Quando si spiegano le nostre competenze con esempi pratici, soprattutto ai giovani, si apre un dialogo autentico. I cittadini comprendono quanto il nostro ruolo possa essere importante nel loro rapporto con la P.A.. Ci tengo però sempre a precisare, che noi siamo dalla parte dei cittadini, al fianco delle pubbliche amministrazioni. Insomma, lavoriamo per facilitare, avvicinare, risolvere i problemi tra cittadini e P.A., mai parteggiando per l’una o l’altra parte, ma dando soluzioni frutto del bilanciamento tra tutela dell’interesse particolare/personale e dell’interesse generale/pubblico”
Quali risultati o spunti sono emersi da questi incontri?
“Prima di tutto, l’importanza della collaborazione tra istituzioni. Gli incontri di Pescara hanno dimostrato che la tutela dei diritti funziona meglio quando i diversi players fanno rete tra loro.
Sono certo che anche attraverso “Le Giornate di Studio della Difesa Civica”, alla loro seconda edizione, la “burocrazia”, da ostacolo fatto di rigidità, come è percepito perfino da chi lavora nella P.A., possa diventare straordinario partner per cittadini e aziende. Il modo migliore per ottenere questo risultato, è far conoscere l’attività della pubblica amministrazione, rendere partecipi i cittadini, evidenti e chiare le procedure, disponibili tutte le informazioni. La Difesa Civica in tal senso ha un ruolo di assoluta protagonista.
Trasparenza è anche legalità, per questo, con l’Osservatorio Regionale sulla Legalità, gireremo l’Abruzzo per inculcare nei cittadini il convincimento che se conoscono le istituzioni, le loro competenze e le loro funzioni, conoscono anche i loro diritti.”
Come si inserisce questa iniziativa nel lavoro complessivo della Difesa Civica abruzzese?
“Il mio impegno è quello di rendere l’Ufficio del Difensore Civico sempre più accessibile e vicino ai cittadini. La mia esperienza ultradecennale di amministratore locale mi ha insegnato che i cittadini non vanno sentiti, vanno ascoltati, solo così si possono comprendere esigenze, disagi, bisogni e dare risposte.
Anche quest’anno, quindi, continueremo a lavorare per rafforzare la comunicazione, per promuovere incontri periodici sui territori così che i cittadini percepiscano e conoscano sempre di più la figura del difensore civico e quello che può fare per loro.
La partecipazione, insomma, ci aiuta a condividere esperienze e a parlare di trasparenza, semplificazione e tutela dei diritti dei cittadini, in particolare di quelli più fragili.”
Guardando avanti, quali sono le prossime sfide per la difesa civica in Abruzzo?
“Non solo in Abruzzo, ma in Italia, dobbiamo consolidare il riconoscimento istituzionale e culturale del ruolo del Difensore Civico. Oggi più che mai la difesa civica deve essere percepita non come organo di controllo, ma come alleato dei cittadini e delle amministrazioni che vogliono fare bene. I cittadini debbono fidarsi di noi, le amministrazioni debbono poter contare sulla nostra capacità di mediazione.
Le due giornate di Pescara lo hanno dimostrato: quando si dialoga apertamente, i diritti non restano sulla carta, ma diventano esperienze concrete di cittadinanza attiva.”
Un messaggio finale per i colleghi difensori civici italiani
“Innanzitutto un ringraziamento ad ognuno di loro ed in primis al nostro Presidente, per il contributo che danno in ogni occasione d’incontro alla mia crescita professionale ed umana. Quello che auguro ad ognuno di noi, è di continuare a lavorare ogni giorno con la stessa passione, ascoltare, mediare, generare fiducia nei nostri confronti e verso le istituzioni. Far conoscere ciò che facciamo, alimentare e stimolare la sete di conoscenza dei più giovani, far sentire vicina la difesa civica ai cittadini, ecco, credo che insieme, la difesa civica italiana sia rete viva, che cresce con il Paese e per il Paese.”
Questo il commento del Presidente del Coordinamento Nazionale, Marino Fardelli
“Desidero esprimere il mio apprezzamento per l’impegno dell’Avv. Umberto Di Primio e dell’intera squadra della difesa civica abruzzese. Le due giornate di Pescara confermano quanto sia fondamentale il lavoro dei Difensori Civici sul territorio: ascoltare i cittadini, favorire la trasparenza, promuovere la partecipazione e costruire ponti tra cittadini e istituzioni. Questi incontri dimostrano che la difesa civica non è solo uno strumento di tutela dei diritti, ma anche un motore di cultura civica e collaborazione tra istituzioni. Sono certo che iniziative come questa rafforzano la rete dei Difensori Civici italiani e contribuiscono a far crescere una società più consapevole, partecipativa e inclusiva.”