Nel corso della riunione del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici, tenutasi ad Alghero nei giorni 20 e 21 giugno 2025, è stato affrontato un tema di particolare rilievo istituzionale e giuridico: l’abrogazione dell’art. 323 del Codice Penale, che disciplinava il reato di abuso d’ufficio.
A sollevare la questione è stato il Difensore Civico della Regione Liguria, Francesco Cozzi, già Procuratore della Repubblica, che ha illustrato con chiarezza le potenziali ricadute sul sistema di tutela dei cittadini, soprattutto in relazione alla diminuzione dei meccanismi di controllo sull’operato della pubblica amministrazione.
Il Coordinamento ha condiviso la riflessione secondo cui la cancellazione di tale fattispecie penale potrebbe determinare un vuoto di garanzia per i cittadini, specie nei confronti di atti amministrativi connotati da ingiustizia manifesta o da evidente arbitrio, ma non più perseguibili in sede penale.
In questo scenario, è stato evidenziato come la figura del Difensore Civico possa assumere un ruolo ancor più centrale, configurandosi come strumento extragiudiziale di tutela, gratuito, accessibile e indipendente, in grado di intervenire in via preventiva o riparativa nei confronti di azioni amministrative che, pur non integrando reati, incidono negativamente sui diritti delle persone, in particolare dei soggetti più fragili.
Alla luce della rilevanza della questione, il Coordinamento ha stabilito di convocare una riunione dedicata con l’obiettivo di approfondire il tema e formulare una proposta articolata da sottoporre al legislatore e agli organi di governo, anche alla luce delle nuove responsabilità che la soppressione del reato attribuisce, di fatto, ai meccanismi di garanzia civica.
Questa riflessione si inserisce nel più ampio processo di ridefinizione del ruolo della Difesa Civica nel contesto dell’evoluzione normativa, confermando la necessità di rafforzarne il profilo istituzionale e la capacità d’azione in una fase storica in cui i cittadini chiedono maggiore trasparenza, responsabilità e ascolto da parte delle istituzioni pubbliche.