Il Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province Autonome italiane è stato convocato per il 4 giugno 2025 dalla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per un approfondito confronto istituzionale sul tema dell’accesso agli atti da parte dei cittadini e sulla necessità di definire in maniera più chiara ed efficace le procedure.

L’incontro rappresenta il primo momento ufficiale di interlocuzione diretta tra il Coordinamento e la Commissione, con l’obiettivo di consolidare un dialogo costruttivo volto a garantire una maggiore omogeneità e trasparenza nei comportamenti delle pubbliche amministrazioni e a rafforzare il ruolo dei Difensori civici quali garanti del diritto di accesso.

«La convocazione presso la Commissione per l’accesso è un passaggio importante e atteso – dichiara Marino Fardelli Difensore civico della Regione Lazio e Presidente del Coordinamento nazionale – perché ci offre l’opportunità di porre all’attenzione del Governo le istanze che ogni giorno ci provengono dai cittadini. L’accesso ai documenti non è un atto tecnico, ma una questione di democrazia e fiducia nelle istituzioni. Servono regole più chiare, tempi certi e una visione condivisa tra centro e territori.»

A sottolineare il valore istituzionale dell’incontro anche gli altri membri dell’Ufficio di Presidenza del Coordinamento:

«La nostra presenza all’incontro rafforza il riconoscimento del lavoro che i Difensori civici svolgono quotidianamente nei territori. Lavoriamo affinché il diritto di accesso diventi davvero un diritto esigibile e tutelato a beneficio dei cittadini», ha affermato Paola Baldovino, Difensore civico del Piemonte e Vicepresidente del Coordinamento.

«Questo confronto – aggiunge Guido Giusti, Difensore civico dell’Emilia Romagna e Vicepresidente del Coordinamento – sarà l’occasione per condividere esperienze, criticità e buone pratiche. Serve una cornice normativa coerente che valorizzi l’azione dei Difensori civici e garantisca un accesso effettivo e trasparente alle informazioni detenute dalle amministrazioni pubbliche.»

Il Coordinamento parteciperà alla riunione con una delegazione composta dai rappresentanti regionali e porterà proposte concrete per rafforzare il diritto di accesso, elemento fondamentale del principio di buona amministrazione.