Nel percorso di “Voci in ascolto. Il Difensore Civico si racconta”, incontriamo oggi l’Avv. Giacomo Bernardi, Difensore Civico della Provincia Autonoma di Trento.
Entrato in carica il 10 dicembre 2024, Giacomo Bernardi si impegna quotidianamente a tutelare i diritti dei cittadini, promuovendo il dialogo tra istituzioni e comunità. La sua voce si unisce a quella degli altri Difensori Civici, per raccontare esperienze, sfide e buone pratiche all’insegna dell’ascolto e della giustizia.
1) Come descriveresti il ruolo che stai svolgendo, con parole semplici? È un ruolo che comporta la responsabilità di essere ponte tra i cittadini e la P.A. per poter garantire sempre più effettiva tutela delle singole posizioni, ma anche per essere momento di confronto pro attivo tra cittadini e Amministrazioni.
2) Qual è stato il caso più emblematico o significativo che hai seguito di recente? Sono tutti un po’ casi che per ciascun richiedente rivestono una certa importanza; ho affrontato le questioni inerenti la tutela della proprietà privata in alcuni casi di utilizzo abusivo da parte di qualche comune e questo è indice di una ritenuta posizione di vantaggio forviata.
3) Quali sono i diritti più frequentemente difesi nel tuo lavoro quotidiano? I diritti di accesso agli atti della pubblica amministrazione e le situazioni in ambito di edilizia popolare.
4) Hai mai ricevuto una richiesta talmente curiosa o insolita da lasciarti senza parole? Ad oggi no, piuttosto a volte istanze che non possono essere di competenza del difensore civico, ma ciononostante si dà sempre un consiglio.
5) Se il tuo lavoro fosse un film, che genere sarebbe? Drammatico, commedia, giallo…? Forse una commedia italiana, alla maniera del grande Albertone o di Totó, con sfondi dolci/amari di vera realtà.
6) Qual è la soddisfazione più grande che hai provato in questo ruolo? Dare risposte concrete e vedere una persona anziana che ti ringrazia per averla ascoltata.
7) C’è una parola che usi spesso con i cittadini quando parli del tuo lavoro? Reciprocità e non solo diritti.
8) Qual è, secondo te, la sfida più urgente per la difesa civica oggi? Garantire o comunque rafforzare la effettività della tutela.
9) Come comunicate con i cittadini e come fate conoscere il vostro ruolo? Con il sito istituzionale, con materiale informativo, con incontri sul territorio, attraverso i media, sia televisivi, che della carta stampata.
10) Se potessi lanciare un messaggio ai cittadini oggi, quale sarebbe? Di avere fiducia nella Amministrazione, ma dall’altra parte di non temere a far presenti le proprie ragioni o comunque il proprio punto di vista e di avvalersi senza remore al difensore civico, che è accessibile in maniera totalmente gratuita.
11) Cosa pensi ti resterà dentro quando terminerai questa missione da Difensore Civico? Il contatto con le persone, la presa di coscienza che ci sono delle situazioni sommerse che spesso sfuggono all’attenzione e sono altrimenti sfornite di tutela. Sicuramente poi rimarrà la conoscenza dei colleghi che ho già apprezzato per la loro professionalità ed alta preparazione.
12) Cosa ti dicono in famiglia quando sei troppo preso dal lavoro? Ti “richiamano all’ordine”? Sono abituati, anche perché la mia esperienza da libero professionista non mi dava orari.
13) Hai un rito o un’abitudine particolare prima di affrontare un caso difficile o un incontro pubblico? Si, studio.
14) Se il Difensore Civico avesse un superpotere… quale dovrebbe essere secondo te? Dotare di buon senso e capacità di rispetto tutti, nessuno escluso.
15) Ti capita mai di sognare casi anche di notte? E se sì… li risolvi anche nel sonno? Ahimè dormo poco e sì a volte, più che sognarli, ci penso e mi domando come meglio fare e se abbia scelto la migliore soluzione.