Allo Spazio Culturale Arena di Modena, nell’ambito del FestivalFilosofia, il Difensore civico della Regione Emilia-Romagna e Vicepresidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici, Avv. Guido Giusti, ha guidato un dibattito davanti a 450 partecipanti, tra cui centinaia di studenti dell’istituto Cattaneo-Deledda e del liceo Sigonio, sul tema cruciale della crescita nell’era digitale.
Dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, è intervenuta Isabella Conti, Assessora regionale al Welfare e alla Scuola, che ha paragonato l’uso smodato della tecnologia al fumo: “Venti anni fa non si riconoscevano i rischi delle sigarette, oggi li diamo per scontati”. Conti ha sottolineato il ruolo delle istituzioni nel promuovere un uso consapevole e inclusivo degli strumenti digitali.
Il dibattito si è animato con il dialogo tra Giusti e l’avvocata penalista e content creator Francesca Florio. Giusti ha richiamato il saggio The Filter Bubble di Eli Pariser, che evidenzia l’isolamento prodotto dagli algoritmi: “Un mondo costruito su ciò che ci è familiare è un mondo dove non c’è nulla da imparare”. Florio ha aggiunto come queste “camere dell’eco” possano diventare terreno fertile per nuove forme di reato e manipolazione, imponendo sfide inedite al diritto.
Un contributo storico-letterario è stato offerto da Roberta Dieci, insegnante e content creator, che ha ricordato come ogni innovazione – dalla scrittura al libro – sia stata inizialmente guardata con sospetto per poi diventare motore di progresso: “Non bisogna temere la tecnologia, ma usarla per crescere come società”.
La mattinata si è chiusa con gli interventi di Claudia Giudici, Garante per l’infanzia e l’adolescenza, e dell’artista Andrea Mastrovito. Giudici ha evidenziato l’importanza di proteggere i giovani senza negare loro le opportunità offerte dalla rete; Mastrovito ha coinvolto il pubblico con cartelli, giochi linguistici e un video collegato a una sua installazione artistica.
Guido Giusti ha commentato così l’evento:
“L’incontro non aveva l’obiettivo di fornire risposte definitive, ma di restituire un quadro chiaro della posta in gioco: l’educazione digitale riguarda non solo i ragazzi, ma anche gli adulti chiamati a guidarli”.
In una città che fa della filosofia una pratica collettiva, il messaggio finale è chiaro: crescere consapevoli nel mondo digitale significa andare oltre le certezze preconfezionate e aprirsi alla complessità della realtà.
In chiusura, il Difensore civico della Regione Emilia Romagna Avv. Giudo Giusti ha sottolineato il ruolo della difesa civica della Regione Emilia-Romagna:
“Il nostro ufficio lavora quotidianamente per tutelare i diritti dei cittadini e supportare le nuove generazioni nell’uso consapevole della tecnologia. Eventi come questo ci permettono di avvicinare ragazzi e adulti al valore della cittadinanza attiva e della responsabilità digitale”.
Articolo scritto da Anna Di Finizio – studentessa che ha assistito ai lavori dell’evento.