La Difesa Civica Nazionale prosegue il suo percorso di ascolto e valorizzazione delle esperienze dei difensori civici regionali. Con il format “Voci in ascolto. Il Difensore Civico si racconta”, vogliamo offrire uno spazio di dialogo diretto per far conoscere meglio il lavoro quotidiano di chi tutela i diritti dei cittadini nelle diverse regioni italiane.
Protagonista di questa nuova intervista è Francesco Cozzi, Difensore civico della Regione Liguria, in carica dall’agosto 2023.
1. Come descriveresti il ruolo che stai svolgendo, con parole semplici?
Il difensore civico regionale è una figura di garanzia, autonoma ed indipendente, che aiuta i cittadini a far valere i propri diritti contro le inefficienze o gli errori delle Amministrazioni pubbliche.
Il Difensore esamina la questione esposta per iscritto o oralmente, iscrive il procedimento, assume informazioni, chiede la documentazione necessaria, fa da tramite con l’Ente interessato o con l’Organo della P.A. competente e cerca, in un’ottica conciliativa e di moral suasion, una soluzione giusta e rapida.
In breve: persegue il diritto dei cittadini ad avere una P.A. imparziale ed efficiente, anche attraverso la trasparenza della sua attività, e facilita la risoluzione delle controversie.
2. Qual è stato il caso più emblematico o significativo che hai seguito di recente?
Forse i problemi legati alla digitalizzazione della P.A., con le difficoltà di accesso ai servizi per le categorie più fragili (anziani, extracomunitari, disabili, cittadini a bassa scolarizzazione).
3. Quali sono i diritti più frequentemente difesi nel tuo lavoro quotidiano?
Sicuramente il diritto di accesso agli atti e l’azione come Garante del diritto alla salute. Ma anche questioni ambientali collegate al diritto alla salute, richieste di accesso civico o denunce per violazioni normative ambientali, problematiche con i gestori di servizi pubblici essenziali (acqua, energia), edilizia popolare, previdenza sociale, ecc.
4. Hai mai ricevuto una richiesta talmente curiosa o insolita da lasciarti senza parole?
Sì, la pretesa di ottenere dal Difensore civico un atto dispositivo che in realtà compete alla Pubblica Amministrazione.
5. Se il tuo lavoro fosse un film, che genere sarebbe? Drammatico, commedia, giallo…?
Sarebbe un docufilm di inchiesta, con un forte carattere umano e sociale. Un noir civile complesso, ma con finali che cercano giustizia e soluzioni reali per le persone. Non mancherebbero momenti di tensione istituzionale, ma prevalgono l’ascolto, la mediazione e l’impegno per avvicinare la Pubblica Amministrazione ai cittadini.
6. Qual è la soddisfazione più grande che hai provato in questo ruolo?
Il riconoscimento da parte di genitori di minori disabili che, grazie al mio intervento, hanno potuto accedere tempestivamente a procedure indispensabili per garantire l’assistenza ai loro figli.
7. C’è una parola che usi spesso con i cittadini quando parli del tuo lavoro?
“Cercherò di aiutarvi, nel rispetto dei limiti imposti alla mia azione dalla legge.”
8. Qual è, secondo te, la sfida più urgente per la difesa civica oggi?
Garantire risposte rapide ed efficaci ai cittadini, soprattutto nei contesti di burocrazia complessa e ritardi istituzionali.
Serve semplificare le procedure, migliorare la trasparenza, potenziare l’accesso digitale e rafforzare la mediazione, proteggendo i diritti fondamentali. Inoltre, occorre proporre modifiche normative che diffondano la conoscenza del ruolo del Difensore civico e ne potenzino l’efficacia e l’incisività.
9. Come comunicate con i cittadini e come fate conoscere il vostro ruolo?
Ci stiamo organizzando per far conoscere meglio il Difensore civico e le sue competenze, in particolare sul diritto di accesso agli atti e sulla tutela del diritto alla salute e al buon andamento della P.A.
In futuro vogliamo usare sia i canali social sia quelli più tradizionali (affissioni pubbliche, passaggi radiofonici, ecc.), per raggiungere tutte le fasce della popolazione: dai nativi digitali agli anziani o a chi ha scarse competenze informatiche.
10. Se potessi lanciare un messaggio ai cittadini oggi, quale sarebbe?
“Rivolgetevi al Difensore civico, fate rete e chiedete risposte chiare. Il Difensore civico è qui per ascoltare, mediare e guidarvi verso soluzioni giuste, rapide e trasparenti. Non esitate a chiedere spiegazioni, informazioni e a conoscere i vostri diritti. Solo insieme possiamo rendere le istituzioni più inclusive, responsabili e vicine alle esigenze di tutti.”
11. Cosa pensi ti resterà dentro quando terminerai questa missione da Difensore civico?
Una conoscenza più completa e organica della Pubblica Amministrazione.
12. Cosa ti dicono in famiglia quando sei troppo preso dal lavoro? Ti “richiamano all’ordine”?
Molto spesso sì. Anche se, avendo già svolto il ruolo di Procuratore della Repubblica, la mia famiglia è abituata alle mie “assenze” e a un impegno lavorativo che assorbe gran parte della vita privata.
13. Hai un rito o un’abitudine particolare prima di affrontare un caso difficile o un incontro pubblico?
Sì, il confronto con i miei collaboratori. Credo molto nel lavoro di squadra: dal confronto nascono spesso suggerimenti e contributi di fondamentale importanza.
14. Se il Difensore civico avesse un superpotere, quale dovrebbe essere secondo te?
La capacità di individuare prontamente ritardi e ostacoli e allertare subito le parti interessate esigendo risposte adeguate.
Un “potere di trasparenza istantanea” che permetta di:
- accedere rapidamente a documenti e tempi di risposta,
- individuare colli di bottiglia e proporre soluzioni rapide,
- garantire risposte contestualizzate e comprensibili per i cittadini,
- facilitare la mediazione prima che la situazione degeneri.
In questo modo, il Difensore potrebbe intervenire tempestivamente per assicurare risposte chiare, giuste e risolutive.
15. Ti capita mai di sognare casi anche di notte? E se sì… li risolvi anche nel sonno?
Certamente. Per fortuna non sono mai incubi, ma rappresentazioni serene.
L’intervista con Francesco Cozzi ci restituisce l’immagine di un difensore civico vicino alle persone, capace di ascoltare e mediare, ma anche di proporre soluzioni concrete per una Pubblica Amministrazione più giusta, trasparente ed efficiente.
Il ciclo di incontri “Voci in ascolto. Il Difensore Civico si racconta” continuerà nei prossimi mesi con nuove interviste ai difensori civici delle diverse regioni italiane, per dare voce a chi ogni giorno lavora in difesa dei diritti dei cittadini.